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Oppeano aderisce al ''Patto territoriale'' per promuovere una politica attiva per il lavoro

Pubblicata il 20/06/2020

Un accordo tra Ulss 9 e Comuni per superare la crisi dei posti di lavoro e favorire l’occupazione
 
Il Consiglio comunale del 17 giugno ha aderito al “Patto Territoriale” per promuovere servizi e misure di politica attiva per il lavoro; in particolare l’obiettivo condiviso con gli altri Comuni è favorire l’inserimento e il reinserimento lavorativo di persone in condizione di svantaggio nel periodo 2020/22. Il documento sottoscritto dal Comune di Oppeano si colloca nell’ambito dell’Agenda Europea 2030, con l’intento di sostenere la mobilità professionale, investire nell’istruzione e nella formazione, promuovere l’inclusione sociale e lottare contro la povertà. L’obiettivo finale condiviso è in sostanza ridurre il numero di disoccupati presenti sul territorio.
Già nel 2015 Oppeano aveva approvato l’adesione al “Patto Territoriale” e grazie a questa concreta volontà di collaborare è stato possibile aderire al progetto regionale di Pubblica Utilità: in sostanza era stata offerta la possibilità ad alcune persone disoccupate di rendersi utili per la comunità di Oppeano.
“L’esperienza dei “Patti Territoriali” per il lavoro è da considerarsi positiva: in particolare il patto promuove interventi che mirano a supportare le persone nei percorsi di avvicinamento e inserimento al lavoro, oltreché nella fase di formazione. Il Patto prevede il coinvolgimento dei servizi sociali dei territori per prevenire forme di emarginazione che comporterebbero ulteriori costi per il sistema assistenziale – spiega l’assessore delegato al sociale Emanuela Bissoli; - Il Patto Territoriale a cui aderisce Oppeano è composto da un comitato di coordinamento e da una cabina di regia. Inoltre Il rappresentante parteciperà al Tavolo di Coordinamento Provinciale che coinvolgerà anche la Provincia di Verona, l’Azienda Ulss 9 Scaligera e il Comune di Verona”.
Il Comune aderisce al Patto fino al 31 gennaio 2023 e il costo da sostenere è di 0,10 euro ad abitante, cioè complessivi 2.700,00 euro.

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